Kanye West vuole creare la versione cristina di TikTok: il rapper ha svelato sui social la sua nuova visione per regalare ai bambini un luogo sicuro in cui divertirsi.
Una ne fa e cento ne pensa, Kanye West. Una vera fabbrica di idee, un artista illuminato in grado di avere visioni del futuro. Visioni che spesso si concretizzano in azioni. L’ultima grande trovata del possibile prossimo presidente degli Stati Uniti riguarda il mondo dei social: il rapper vuole creare JesusTok, un TikTok cristiano. Non è uno scherzo, o meglio, Kanye ne ha parlato come un progetto serio. Ma riuscirà a metterlo in pratica?
Kanye West vuole un TikTok cristiano
A raccontare questa sua nuova idea è stato lo stesso Kanye attraverso un paio di tweet: “Ho appena avuto una visione: JesusTok. Stavo su TikTok con mia figlia e come padre cristiano sono stato disturbato da molti contenuti, ma ho amato l’idea. Chiedo a TikTok di collaborare per realizzare una versione monitorata e cristiana, sicura per i bambini e il mondo, nel nome di Gesù. Amen“.
Un’idea che sembra bislacca, ma che è perfettamente in linea con il personaggio West, artista imprevedibile e sempre pronto a ideare nuovi progetti. Chissà cosa avrà pensato il colosso cinese dei social dinanzi a questa curiosa richiesta di collaborazione!
Di seguito il tweet della visione:
Kanye West futuro presidente degli Stati Uniti?
D’altronde, Kanye negli ultimi anni ha spesso fatto parlare di sé per la sua fede. Da qualche tempo officia in chiesa un rito piuttosto bizzarro, il Sunday Service, in cui rielabora i suoi brani in versione gospel. Un particolare rituale presentato anche al Coachella nel 2019.
E anche il suo ultimo lavoro discogorafico è totalmente incentrato sulla sua ritrovata spiritualità: lo si evince già dal titolo, Jesus Is King. Insomma, è un Kanye vulcanico quello degli ultimi tempi, specialmente dopo aver annunciato di volersi candidare per la presidenza degli Stati Uniti. Una candidatura che in molti hanno ritenuto uno scherzo, ma che è invece ben più seria di quanto si possa credere, nonostante il primo comizio elettorale non sia stato proprio un successo.